One love [Chanel parte 9]

-Tutti ci guardano Louis...-Lo so. Ti turba?-Non mi piace essere al centro dell'attenzione...-Chanel,siamo sul red carpet, è ovvio essere al centro dell'attenzione! Mi fece notare, e in fondo non aveva tutti i torti. Indossavo il bellissimo vestito rosso che mi aveva confezionato Lola, stretto alla vita e con una visibile scollatura che lasciava scoperta la schiena. I capelli erano raccolti in uno shignon morbido con leggere ciocce ricce che scappavano dall'acconciatura per incorniciarmi il viso. Louis...beh era Louis. Sarebbe sembrato un modello anche vestito da barbone. Ad un tratto fui scossa da voci urlanti-Chanel ,Chanel!! Cosa ci dice della sua storia con Harry Styles? I giornalisti ci avevano circondati e i flash mi accecavano. Non capivo più niente, in fondo era il mio primo evento importante ed era normale sentirmi spaesata. Louis mi strinse più forte a sè,come a infondermi coraggio .Gli sorrisi, per mostrargli la mia gratitudine, e lui ricambio. -Io..io e Harry Styles non stiamo insieme infatti..-Sta quindi dicendo che quel bacio era una trovata giornalistica? Mi interruppe una giornalista. Sapevo che ero in diretta mondiale. Dovevo apparire forte e decisa, e così fecì-No, quel bacio c'è stato ma..-Allora c'è stato un bacio? Mi interruppe un altro. SANTISSIMI NUMI SE NON LA SMETTONO GLI TIRO I TACCHI CHE INDOSSO IN QUESTO MOMENTO..-Sì, ma faceva parte dell'ultimo video..Ora non sarà più una sorpresa per i fan! Gridai prima che potessero intromettersi. Sembrarono spiazzati da questa affermazione, e allora iniziarono a farmi domande sul prossimo video, spostando l'attenzione a un argomento diverso da quello sentimentale. Finito l'interrogatorio ci allontanammo al buffet. -Sei viva vero? Mi chiese Louis scherzando.-Più o meno...certo che sono proprio delle sanguisughe questi giornalisti! Ti mettono una tale pressione!.-E' quello che vogliono ottenere. Vogliono che commetti errori, così da avere uno scoop in prima pagina. E' un brutto mondo il nostro Chanel.-Lo so..avrei preferito rimanere in Italia.-No, non ti avrei conosciuta se fossi rimasta in Italia. Mi rispose guardandomi con dolcezza-E non avrei avuto l'occasione di capire cosa significa voler veramente bene ad una persona. Non avevo parole. La sua era una dichiarazione. Per un attimo fu come se tutto il mondo accanto a me non esistesse. Come se ci fossimo solo io e Louis, a guardarci negli occhi. Le parole si potevano evitare, i nostri cuori e i le nostre espressioni parlavano. Stavo per baciarlo, quando un flash mi costrinse a distogliere lo sguardo da Louis.-Non ti bastavano Harry e Liam, Chanel? Anche Louis adesso vuoi. Non ti darò tregua sappilo. Mi disse una ragazza. Era una fotografa, giovane e carina, ma con uno sguardo di puro odio.-Io non sopporto la gente come te, falsa e ipocrita. Per questo farò di tutto per scattare ogni singolo tuo momento imbarazzante. Mostrerò alla gente come sei veramente.-Scusa ma...non so neanche chi sei, le risposi ridendo.- Riderai meno domani quando vedrai questa foto su tutti i giornali. Come ti giustificherai sta volta? Eri ubriaca? Sei patetica. Dal mio viso sparì ogni traccia di sorriso. Come si permetteva questa tizia di venire qua e dettare leggi?-Senti ragazzina, sparisci e vai a giocare da qualche altra parte, dissi voltandomi.-Io non sono una ragazzina, e per dimostrartelo invierò questa foto ai miei superiori. Ups, inviata. Domani sarà pubblicata.-Non l'avarai fatto sul serio. Dissi riavvicinandomi e afferandole la spalla- Si invece. Ricordati il mio nome: Eva Snow. Sibilo, poi con un fare stizzito si allontanò. Ma cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto questo? Non pensai, e scappai verso la limousine-Chanel!! Gridò Louis seguendomi. Correvo ,ma non sapevo verso dove: non avevo nessun posto sicuro dove andare. Di certo non a casa. Passai di fianco alla limousine ma non la degnai nemmeno di uno sguardo. Mi diressi invece verso il grande parco. Inciampai nelle stupide scarpe col tacco. Le tolsi, al diavolo , io non ero una ragazza raffinata. Sono stanca di vestiti, tacchi, forcine che mi graffiano la testa e acconciature talmente strette da fami venire un'emicrania. Sono esausta perchè cerco di essere tutto ciò che gli altri vorrebbero che fossi: bellissima, una grande cantante, una ragazza dall'eleganza impeccabile...Non voglio rientrare in nessuno di questi ruoli. Voglio essere solo me stessa, Chanel, con i miei difetti e i miei errori. Perchè non posso? Vorrei potermi nascondere dove nessuno mi cercasse. Mi siedo dietro un albero,e alzo il vestito fino quasi al ginocchio, per poter respirare un pò. Lacrime calde iniziano a solcarmi il viso, in un rivolo silenzioso. Sento dei passi farsi più vicini e la presenza di qualcuno di fianco a me. E' Louis. Non voglio nemmeno lui in questo momento.-Vattene. Gli sussurro mentre le lacrime continuano a scendere. Si sporge verso di me e le asciuga col pollice. -No. Chanel devi farti forza, e hai bisogno di qualcuno al tuo fianco. Io sono qui. Sfogati ti prego, non tenere tutto per te.-Non ho bisogno di nessuno..io sono forte...ma la mia voce si incrina sull'ultima parola. Le lascrime non si fermano proprio. Non vorrei mi vedesse in questo stato, debole. E' la cosa che odio di più di tutte.-Chanel. Dice accarezandomi il viso.-Combatti. Non puoi lasciarti sopraffare. Tu sei forte. Sei Chanel Abrams, ricordi? Quella che prende in giro tutti e se ne frega del parere della gente.-Questa è una situazione diversa Louis.-No, non lo è. Vinci Chanel. Lotta, e io lotterò con te. A questo punto non riesco più a trettenermi e mi fiondò tra le sue braccia singhiozzando più forte di prima. Mi volto e poso la guancia sulla seta morbida della sua camicia. Le sue mani si spostano sulla mia schiena sicure. Qualcosa si muove dentro di me, una pulsazione mi attareversa il corpo e una strana idea si fa spazio nella mia mente. Rabbrividisco. Dovrei allontanarmi, ma non voglio.Le mie mani scorrono verso l'alto, sul suo petto. La sua bocca cerca la mia. I nostri visi si incontrano, e Louis piega la testa di lato finchè le sue labbra trovano le mie, prima incerte, poi voraci. Esita, poi mi faccio avanti e lui capisce che lo desidero anch'io. I suoi baci si fanno più arditi, appassionati mentre le mie dita agguantano i suoi morbidi capelli. Le mie lacrime hanno smesso di scendere, notò mentre continuo ad avvinghiarmi a lui. Potrei restare così per sempre. Poi si alza, senza staccare le lebbra dalle mie, e prendendomi in braccio mi porta verso la limousine.

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